GIARDINO DI NINFA
La cittadina di Ninfa è risalente all’epoca romana, in questo periodo si presume si trattasse di un piccolo villaggio agricolo sorto attorno a un tempio dedicato alle ninfe.
La prima testimonianza della sua esistenza risale all’VIII secolo, quando papa Zaccaria ricevette Ninfa in dono in segno di riconoscenza per il supporto prestato a Costantino V Copronimo contro l’avanzata dei Longobardi.
L’avanzamento delle paludi pontine causò, inoltre, lo spostamento delle vie di comunicazione più verso i monti facendo diventare Ninfa un importante snodo di comunicazione e di commercio dove venne avviata la richiesta di un pedaggio a chi volesse utilizzare la strada.
Nonostante la cittadina fosse territorio dello Stato Pontificio, nel corso dei secoli, dopo numerose vicissitudini e un periodo di crisi, raggiunse la sua massima espansione sotto la proprietà di Pietro Caetani, che dopo il 1300 fece costruire una torre, il palazzo comunale, nuovi mulini e due ospedali.
Dopo numerosi passaggi di proprietà e di domini contesi, Ninfa cessò di esistere nel 1381, quando papa Urbano VI, in conflitto con Onorato I Caetani poiché supportato dal papa avignonese Clemente VII, ne ordinò il saccheggio e la distruzione a colpi di piccone.
Solo nel 1921, per opera di Gelasio Caetani, la zona venne bonificata e venne costruita una residenza estiva della famiglia Caetani. Alcune rovine vennero restaurate e il Giardino di Ninfa divenne uno dei giardini più belli al mondo, capace di fondere la storia e la natura assieme.