ISOLA DI PALMAROLA
Palmarola è la più selvaggia tra le Isole Pontine: non ci sono case, non ci sono porti,
c’è solo un ristorante con una storia curiosa.
A Palmarola, oltre alle grotte scavate nella roccia di proprietà dei pescatori ponzesi, c’è un’unica struttura aperta al pubblico.
È un ristorante con qualche camera dove fermarsi a dormire.
Si chiama O’ Francese ed ha una storia commovente.
Lui, il francese, da Ponza si era trasferito in Francia dove aveva messo su famiglia.
Non aveva mai dimenticato la sua isola però, e soprattutto gli anni d’infanzia passati in una grotta di Palmarola con il padre pescatore.
Quando il francese tornò in Italia decise di costruire una casa di legno a Palmarola e di trasferircisi con la moglie.
Negli anni 60, quando Palmarola la conoscevano davvero in pochi, una coppia raggiunse l’isola in cerca di tranquillità
e approfittò dell’ospitalità del francese. Cucinarono per lui e coltivarono un’amicizia.
Ora ‘O Francese è dei figli di quella coppia, che hanno aggiunto pannelli solari e reso la struttura un vero hotel ristorante.
Ma il posto resta sempre lo stesso: spartano, accogliente, isolano.
Le coste di Palmarola sono meravigliose.
L’isola è una riserva naturale e l’acqua, particolarmente pescosa, è tra le più belle del Lazio.
Grotte anfratti e calette danno fantasia alle scogliere bianche. Una zona in particolare, la Cattedrale,
è scolpita da grotte che formano archi a sesto acuto che sembrano costruiti dall’uomo o da un dio che ne imita le architetture