SAN FELICE CIRCEO
San Felice Circeo ha un territorio contraddistinto in maniera netta: una parte pianeggiante e il promontorio del Circeo.
Questo appare da Anzio come il profilo di un volto di una donna sdraiata, volutamente identificata come la maga Circe.
La pianura sottostante il promontorio, invece, è costituita da sabbie sommerse, bonificate durante il periodo fascista.
E’ un borgo medioevale con locali, ristorantini e belvedere meravigliosi.
Slarghi propongono facciate di chiese come la parrocchiale di San Felice Martire e di Santa Maria degli Angeli e la Chiesa dell’Immacolata.
Inoltre vi è un giardino pubblico che è tra i più belli della Riviera di Ulisse: il Parco di Vigna la Corte. Un’antica vigna circondata di piante mediterranee,
rosmarino ed aranci, che si affaccia sul Golfo di Gaeta e le Isole Pontine. Dopo molti anni di incuria e di abbandono un progetto di recupero e salvaguardia ha recuperato l’intera area.
Visitate questo splendido giardino rimarrete incantati dal panorama.
Se passate di lì d’estate noterete che si trasforma in un luogo in cui si susseguono quotidianamente manifestazioni ed eventi.
Varie testimonianze danno per certo che il promontorio in epoca quaternaria fosse un’isola.
Qui viveva questa straordinaria maga che riusciva a tenere legati a sé tutti gli uomini, facendolo loro dimenticare impegni, patria, famiglia.
Omero ci racconta che gli uomini di Ulisse furono trasformati in porci da Circe. Lo stesso Ulisse non riuscì prima di un anno
a liberarsi dall’incantesimo della maga. Il suo nome oltre a dare il toponimo al promontorio diventò con il tempo per antonomasia una tipologia del femminile, la donna che irretisce gli uomini. Appunto la circe.
Una passeggiata fuori da San Felice Circeo è d’obbligo per vedere da vicino il Faro di Capo Circeo.
Fu costruito nel 1866, durante il pontificato di Pio IX, in conformità ad un progetto dello stesso Papa.
Il faro si trova sul versante del Promontorio chiamato Quarto Caldo e fino a non molto tempo fa ospitava personale civile addetto al controllo del Faro stesso.
La vista è suggestiva e non vi pentirete della fatica per raggiungerlo.